-Non E’ Facile-

Non è facile convivere,

Con dei sentimenti che devi reprimere,

Quando hai tanto amore che non puoi esprimere,

E l’unica opzione è stata doverlo sopprimere;

Non è facile accettare,

Che solo in silenzio tu possa amare,

Ogni giorno hai un pensiero malinconico da dedicare,

Ti manca da morire, ma è un dolore che devi sopportare;

Non è facile arrendersi,

Ma, a volte, è necessario farlo per difendersi,

Quando combatti una guerra che vede ogni speranza spegnersi,

Accettare la sconfitta è l’unico modo per proteggersi;

Non è facile chiudere una porta,

Non aspettare più e fingere che ormai nulla importa,

Ogni volta che in qualcosa mi trovo assorta,

Benedico ciò che lontano da te, anche solo per poco, mi trasporta;

Non è facile dimenticare un amore,

Per quanto cerchi di lavarlo via con del sapone,

Non lo cancellerai se è stato scritto con inchiostro indelebile sul cuore,

E non potrai fare altro che avere il coraggio di essere forte a tutte le ore;

Non è facile perdere qualcuno,

Ed accettare che non troverai mai qualcosa di lui in nessuno,

Ma quando a giocare con le vite altrui è il destino,

Non si può far altro che proseguire, tra lacrime e sorrisi, il cammino…

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-Immobile-

Perché resti lì, immobile?

La vita è inafferrabile,

Non agisci per cambiare le cose, è inaccettabile!

Perché resti lì, immobile?

La felicità sarebbe per te accessibile,

Se solo la smettesi di fare il miserabile!

Perché resti lì, immobile?

Il dolore potrebbe essere appagabile,

Ed anche abbastanza sopportabile,

Smetti di crederti così tanto fragile!

Perché resti lì, immobile?

Ti stai comportando in modo ignobile,

Accetta le sconfitte e rendi con un sorriso tutto più sopportabile,

Fatti un regalo: usa la forza, non l’angoscia, come combustibile!

-Il Piacere Di Scrivere-

Per chi, come me, ama scrivere praticamente da sempre, avere una scorta di carta e penna è essenziale quanto avere il frigorifero pieno.

E’ vero anche che, con tutta la tecnologia che possediamo oggi, scrivere è diventato possibile ovunque: fuori casa, in viaggio, camminando… insomma, siamo fin troppo dotati di smartphone e tablet, quindi una tastiera virtuale a portata di mano (o di dita) difficilmente ci manca.

Ma la scrittura digitale, o elettronica, è davvero appagante? Io sono la prima ad usare molto il computer per scrivere qui sul blog e non solo, però ho sempre pensato che avere davanti uno schermo fosse una cosa molto fredda. Per me fissare la pagina di un quaderno, o un foglio qualunque, impugnare una penna e pensare a cosa scrivere è tutt’altra sensazione, tutt’altra cosa. Anche quello che si scrive ha più calore, ha più senso e trasmette anche più emozioni. Voi non credete che sia così?

Qualche giorno fa ho deciso di farmi un regalo: sono entrata in una cartoleria e ho comprato una penna. Nulla di eccezionale, vero?

E invece vi sbagliate, perché non ho comprato una penna a sfera o una banalissima biro… ho comprato la mia prima penna stilografica!

Ero emozionatissima all’idea di cominciare un’esperienza tutta nuova e non vedevo l’ora di arrivare a casa per provare subito a scrivere!

Che dire?! E’ stato subito amore! Credevo che sarebbe stato un po’ complicato imparare, all’inizio, invece è stato tutto molto immediato, quasi come se fossi nata per questo. Ho provato un piacere indescrivibile che non avevo mai provato prima e mi pento di essermi approcciata al mondo delle stilografiche così tardi!

Ho comprato una stilografica economica, ovviamente, per cominciare e per fare pratica. Penso che ne comprerò altre, più avanti, per collezionarle e per provarle tutte (magari non proprio tutte eheheh).

Sì, credo proprio di aver trovato un nuovo hobby con l’amore per le stilografiche. Sono giorni che non faccio altro che documentarmi sull’argomento e sono davvero molto entusiasta!

Se non avete mai provato e se siete degli amanti della scrittura, beh, io non posso che consigliarvi di buttarvi! Cominciate con una penna economica per capire se vi trovate bene e se vi ispira, fate pratica e poi puntate su qualcosa di un po’ più importante. Saranno soldi ben spesi!

Ammetto che non scrivevo a mano da tanto tempo e che questa idea, che mi è nata un po’ per caso, mi ha dato lo slancio per ritornare sulla carta. E’ bello ritagliarsi un po’ di tempo per ritrovare le vecchie abitudini di una volta. Scrivere al computer sarà sicuramente pratico, facile e veloce, ma rende il tutto troppo meccanico: è tutto ridotto ad una serie di tasti che vengono premuti velocemente… scrivere a mano, invece, permette alle emozioni di fondersi con l’inchiostro e di fuoriuscire dalla punta della penna con esso. Io credo che sia meraviglioso!

Ultimamente, poi, sto attraversando un periodo un po’ difficile e tornare ad esternare ciò che provo con la scrittura non potrà che giovarmi. In più, visto che la mia scrittura in corsivo è davvero pessima, ho deciso di lavorare un po’ sulla calligrafia per migliorarla. Ormai sono anni che utilizzo lo stampatello per scrivere e credo sia un peccato… voglio provare a cambiare e penso che questa sia l’occasione giusta!

Insomma, in questi giorni ho trovato un’energia nuova e positiva e tutto questo grazie ad una penna che mi sono regalata. E’ proprio vero che a volte basta davvero poco per trovare conforto anche in mezzo alla tempesta! Farsi un regalo può migliorare l’umore e portare con sé tanti altri bei vantaggi!

-Dolore Intrappolato-

A volte succede che il dolore si congela,

O che magari resti impigliato in una tela,

Tu lo aspetti, ma lui non arriva e non si svela,

Ti chiedi in quale angolo dell’anima si cela,

O se non sia stato afferrato da una chela;

A volte senti quella voglia di piangere che si rivela,

La percepisci, eppure nemmeno una lacrime dagli occhi trapela,

E’ una sensazione che fa rabbrividire e ti raggela,

Vorresti che il pianto si sciogliesse, anche con cautela,

E che la rabbia ed il dolore si amalgamassero creando una salata miscela…

-Chi Sei Veramente?-

Mi domando ormai da tempo,

Mentre osservo la gente con sgomento,

Come riesca ad avere una faccia diversa per ogni momento!

Chi sei, tu, veramente?

Vorrei riuscire a capire che cosa tu abbia in mente,

Vorrei indovinare se quello sguardo è sincero o se mente,

E se le tue parole sono soltanto coltelli che maneggi abilmente…

Perché la gente ha bisogno di recitare?

Dimmelo subito se non mi vuoi amare!

Vomitamelo in faccia che mi vuoi odiare!

E che solo per convenienza mi vuoi avvicinare!

Quale delle tue tante facce ho conosciuto?

C’era qualcosa di vero o era tutto un sopruso?!

Sei contento adesso che mi hai deluso,

E che hai messo la mia fiducia fuori uso?!

Io di poche cose mi posso vantare,

Ma almeno ho una sola faccia, non te lo dimenticare!

Non ho bisogno di avere buona memoria per ricordare,

Menzogne e storie costruite con lo scopo di imbrogliare!

Io sono una persona vera,

Lo so che non paga più essere buona e sincera,

Ma, anche se fa male, ne vado ancora fiera!

-Sul Ring-

Quando sei sul ring e ti distrai,

Abbassi la guardia e attenzione più non fai,

Vieni preso a pugni e anche se ti ritrai,

Ormai è troppo tardi e sai che perderai…

Quando l’avversario che ti stende è la vita,

Sei sdraiato a terra e non vedi vie d’uscita,

Per arrivare alla ripresa c’è da fare una salita,

Ma tu sei stanco e vorresti solo che fosse già finita…

Come fai a vincere contro chi pesa più di te?!

Hai già lottato troppo e la forza più non c’è!

Vorresti un angolo di pace anche per te,

Perché anche se non hai mai pianto mentre venivi preso a botte,

Sei logorato da quel nemico che continuamente ti fotte!

Lui continua a lasciare lividi sul tuo corpo da anni,

Se la prende ancora con te e ti riempie di inganni,

Ogni pugno ti ricorda tutti i precedenti affanni,

E per ogni ferita subita ti condanni…

Te la prendi con te stesso, è colpa tua,

Sei stato debole e questo non ti ha concesso tregua,

Sei stato dolce e la ricompensa è stata esigua,

La sconfitta da incassare è stata ardua…

Ti chiedi quanti round manchino alle fine,

Le persone sugli spalti sembrano tante pedine,

Esultano, gridano e si muovono in disordine,

Danno l’impressione di essere delle mine,

Verrebbero a darti il resto dei pugni se non avessero un confine…

Tu vorresti che qualcuno per te facesse il tifo,

E non che gridasse che meriti solo odio e che fai schifo…

-I Ricordi-

I ricordi sono fotografie custodite dalla mente,

Immagini di ciò che un giorno sarà assente,

Di qualcuno o di qualcosa che non sarà più presente…

I ricordi sono pezzi di vita rubati al tempo,

I nostri occhi li catturano contro ogni contrattempo,

Conservarli nel deposito dell’anima è per loro un passatempo!

I ricordi sono tessere di un mosaico,

Alcune sono sbiadite perché appartengono all’arcaico,

Altre resistono all’età, indipendenti e resistenti… il loro è uno stato laico;

I ricordi sono lezioni che abbiamo imparato,

Quando abbiamo fatto del bene ed abbiamo sbagliato,

O abbiamo fatto del male e non ci è stato perdonato…

I ricordi sono pietre che ci appesantiscono,

Alcune sono persino affascinanti e ci abbelliscono,

Altre sono talmente grosse che ci atterriscono…

I ricordi sono diversi ed ognuno ne ha di unici,

A causa di alcuni di loro siamo diventati un po’ più cinici,

Ma si spera comunque non dei casi clinici!

-La Paura-

A volte la paura paralizza,

Con la sua forza immobilizza,

Contro i sogni lei si aizza,

La loro luce derattizza,

E come veleno la neutralizza;

A volte la paura alcolizza,

Come un drink di troppo che anestetizza,

Le nostre speranze colonizza,

E per distruggerle con l’insicurezza si coalizza;

A volte la paura catalizza,

La voglia di arrendersi e tutto banalizza,

A gettare la spugna ci autorizza,

E la convinzione che non ne varrà la pena cristallizza;

A volte la paura non tutto analizza,

Fa prevalere le cose negative e quelle belle penalizza,

Così l’oscurità il nostro animo monopolizza,

Ma è proprio quando tutto ci demoralizza,

Che dobbiamo alimentare la luce che in noi agonizza;

A volte la paura nella sua morsa ci strizza,

Ci fa restare fermi e solo i rischi contabilizza,

Ma se il fuoco dei sogni con il suo calore la decontestualizza,

E con il suo ardore la destabilizza,

A quel punto la paura in un baleno si devitalizza!