-Radici Di Luce-

Che cosa sono i fulmini,

Se non le radici luminose del cielo,

Che cadono occasionalmente,

Nei momenti di nostalgia,

Per ricordare alla terra,

Che si può essere lontani,

Che non sempre si vedono i legami,

Perché ciò che è essenziale,

Può durare il tempo di un lampo,

Cadere e colpire,

Dare una scossa vitale,

Per poi dissolversi,

Lasciando il segno,

O il sogno,

L’arcobaleno,

Fino al prossimo incontro,

Un nuovo temporale,

Che è una tempesta d’amore,

E, prima di allora,

Calma, silenzio e quiete,

Aria elettrica,

Per poi ricominciare,

E questo succede,

Solo quando un’unione possiede,

Radici potenti.

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-Provviste-

Dammi una goccia di tempo,

Trascorso con te,

Perché la voglio conservare,

Per quando avrò sete;

Dammi un po’ del tuo respiro,

Da mettere in un barattolo,

Per quando non riuscirò a respirare;

Sì, lo so che devi andare,

Ma mi serve ancora,

Una tua carezza da mettere in borsa,

Per quando mi mancherai;

E, ti prego, vorrei anche un tuo sorriso,

Da tenere in tasca,

Sai, per i momenti difficili;

“C’è altro?” mi chiedi,

“No” ti rispondo,

Nonostante le provviste che ti ho chiesto,

Non siano sufficienti,

Neanche per un secondo,

Che dovrò trascorrere senza di te…

-Il Peso Di Quel “No”-

Il peso di quel “no”,

Lo porto ancora dentro,

Due lettere, due tonnellate di rimpianti,

Una parola così corta, detta in un attimo,

Quanto mi ha tolto,

O, forse, quanto mi ha dato;

Il peso di quel “no”,

Pronunciato per paura,

Come se mi avessi chiesto di saltare nel vuoto,

No”, perché non potevo buttarmi in quell’istante,

No”, perché non sapevo che avrei avuto voglia di farlo,

Ora che non posso più;

Il peso di quel “no”,

Sei felice?”,

No”,

Per esserlo dovevo dire “no”;

E’ un paradosso questa vita,

Devi rimandare un salto per capire che ti serviva del tempo,

Per aver voglia di volare davvero;

Un “no” che appesantiva,

Una zavorra che mi tarpava le ali,

No”, non era il momento,

Non ancora;

Il peso di quel “no”,

E’ qui, lo sento,

Eppure mi perdono,

Perché un “no” può chiudere una porta,

Ma può fare in modo che se ne apra un’altra,

Solo non so se tu ci sarai ancora,

Con la stessa domanda di allora…

Potresti non essere più lì ad aspettarmi,

So che potrei non avere più un’altra occasione,

Di fare quel salto con te,

Ma il lato positivo del peso di quel “no”,

E’ che, che ci sia tu o qualcun altro ad attendermi,

Io non avrò più paura di volare;

Il peso di quel “no”,

Vorrei che tu sapessi,

Che non è stato vano,

Né per me né per te,

Perché ho imparato che non voglio più camminare,

Voglio toccare le stelle, regalarmi la libertà,

E volare abbastanza in alto da non sentire i giudizi della gente,

Perché tu mi hai donato ciò che continuavo a nascondermi,

Qualcosa di così grande che valeva Il peso di quel “no”…

-Tentacoli-

Sono scappata per anni,

Ho corso senza mai stancarmi,

Per impedire a quel mostro di ostacolarmi;

Mi sono voltata tante volte,

L’ho osservato da lontano, spaventata a morte,

E mi è capitato di sognarlo anche di notte;

Adesso lui è riuscito a catturarmi,

Mi tiene stretta tra i suoi tentacoli e continua a stringermi,

E, se andrà avanti così, riuscirà a sconfiggermi;

Io urlo, piango e mi dimeno,

Vorrei che vivere e respirare facesse male molto meno,

Il mio cuore di sofferenza ne è ormai pieno,

Dagli occhi escono lacrime senza freno,

Questo dolore brucia nel petto come fosse un veleno;

Poi arrivi tu,

Ti avvicini con in mano una spada,

Tagli quei tentacoli che mi tengono imprigionata,

Mi trascini via con te, mentre io piango sconcertata,

Quando mi stringi in un tuo abbraccio mi fai sentire amata,

Ma anche terrorizzata,

Perché so che quando non ci sarai sarò di nuovo tormentata,

E da quella cosa un’altra volta intrappolata;

So che tu non la puoi uccidere,

Mi puoi solo sorridere,

Ogni tanto mi puoi soccorrere,

Però è solamente in mano mia il potere di non soccombere;

Ho paura,

Vorrei che la mia anima fosse meno oscura,

Mi piacerebbe poterti dare una felicità pura,

E vorrei anche riuscire ad essere più dura;

Non dimenticarti mai quanto ti amo,

E che il mondo diventa un po’ migliore quando ci baciamo;

Non dimenticarti che è per te se non mi arrendo,

E che, sempre per te, tra le lacrime sto combattendo,

Un po’ anche sorridendo…

-Scambio Di Lettere-

Caro amico mio,

Ti scrivo questa lettera perché ultimamente ho percepito la tua continua e perenne preoccupazione. Ti stai arrovellato tanto, lo so…

Non ci vediamo mai: siamo troppo distanti ed anche impossibilitati a spostarci per raggiungerci, ma viviamo anche tremendamente vicini; io sento il tuo continuo pensare, il tuo continuo farti domande ed il tuo continuo senso di inquietudine. Sei talmente rumoroso che spesso e volentieri mi infastidisci! Non potresti fermarti e riposarti, ogni tanto?!

Compagno di vita, ti voglio bene e ti apprezzo, ma lascia che io ti faccia una critica: dovresti risparmiare le energie per cose più importanti! Sei consapevole di creare problemi che non ci servono e che non esistono?

Lo so che certe cose ti fanno paura, ma ormai è troppo tardi per tirarsi indietro. E poi è tutto troppo bello per tirarsi indietro, non credi?!

Ho capito una cosa molto importante: si ama davvero quando non si teme di essere fragili di fronte a qualcuno… la più grande dimostrazione d’amore è proprio il non avere paura di avere paura! Se non temi il giudizio della persona che ami, se non hai paura di mostrarle i tuoi demoni per come realmente sono, le stai dicendo che tieni a lei e che vuoi darle anche il peggio di te, perché tutti noi siamo bravi a dare il meglio. Sarebbe troppo facile prendere e dare solo ciò che c’è di buono nell’animo umano, ma sarebbe anche una fatale recita, una bugia…

Io e te non abbiamo bisogno di recitare: abbiamo entrambi delle cicatrici causate da persone e da situazioni passate, però non per questo siamo meno degni o meno meritevoli di essere amati. Abbiamo avuto la fortuna di essere stati veri ed autentici in ogni circostanza, anche negli sbagli, e non tutti possono vantarsene, sai? Dovremmo sentirci fieri di ciò che siamo stati e di come siamo diventati! Non ti crucciare e non ti colpevolizzare, ma soprattutto, ti prego, smetti di inibirmi, di frenarmi, di trasmettermi le tue ansie… non rovinare tutto, non ora!

Io e te dobbiamo essere una cosa sola, dobbiamo essere uniti… tu sei la parte che dovrebbe aiutarmi a non farmi troppo male, ma… adesso ti chiedo di tenermi per mano e di buttarti nel vuoto insieme a me!

Vieni con me e porta pure tutti i pensieri che vuoi, tutte le paranoie che vuoi, tutte le insicurezze che vuoi… affronta tutto questo con me invece di mettermi i bastoni tra le ruote tutte le volte che provo ad essere libero!

Lasciami andare e seguimi: non ti dirò che conosco il cammino, perché effettivamente non lo conosco; non ti dirò neanche che sarà semplice, perché sicuramente ci saranno montagne da scalare, luoghi oscuri da visitare, acque impetuose che proveranno a farci annegare; ci saranno tante difficoltà, ma ci proteggeremo a vicenda. Quando sarà troppo dura ci faremo stringere in un forte abbraccio e poi proseguiremo, magari dopo aver pianto un po’, ma proseguiremo comunque.. Non saremo da soli in questo viaggio… parleremo tanto di tutto ciò che ci affligge e verremo ascoltati; rideremo di cose sciocche e verremo assecondati o magari verremo presi per pazzi, ma sarà divertente, te lo prometto!

Spero di averti rassicurato e di averti convinto a partire con me… non sarei abbastanza saggio se non ci fossi tu al mio fianco. Ho bisogno di te come amico e come complice. Mi auguro che tu possa comprenderlo… confido nella tua forza e nel tuo coraggio!

Ti mando un caloroso ed affettuoso saluto, mio caro Cervello!

A presto.

Il tuo amico Cuore.


Caro Cuore,

Ho letto con gioia le righe che mi hai scritto con così tanto entusiasmo.

Che dire: so che hai ragione e che dovrei essere meno pesante… ti chiedo scusa e ti prometto di impegnarmi. Mi lascerò andare un po’!

Ammiro la tua capacità di amare nonostante tutto: ti ho visto ridotto a brandelli e, per qualche tempo, non ti ho nemmeno sentito battere… adesso sei tornato a vivere con una tale forza ed è commovente!

Io penso molto, ma che cosa ci si potrebbe mai aspettare da uno come me, del resto?! Io non mi fermo mai, lo so… spesso creo dei pensieri davvero raccapriccianti e spaventosi, perdonami. E’ più forte di me…

Ti va di insegnarmi ad essere migliore? Se accettassi di partire con te, sopporteresti la mia petulanza con pazienza? Sarà un compito gravoso per te, ma vedo che tu non temi le sfide, quindi accetterò il tuo invito!

Non saprei cos’altro aggiungere… ti stimo molto e voglio appoggiarti e sostenerti in ogni tua scelta, anche la più spaventosa e terrificante!

Beh, però all’inizio andiamoci piano con le follie, ok? Ricordati che sono ancora un po’ ammaccato e convalescente!

Ok, la smetto… prometto che mi farò guidare senza protestare!

Sono sicuro che sarà un viaggio interessante e che cresceremo tanto…

Vado a preparare i bagagli, amico mio!

Ricambio il tuo caloroso ed affettuoso saluto!

A presto.

Il tuo pesante e pasticcione amico Cervello.

-Il Contagio-

Sono stata contagiata,

Nonostante io mi fossi preventivamente vaccinata,

Con una dose di cinismo e pessimismo esagerata,

Che non è servita e che non mi ha salvata;

Sono stata contagiata,

E non so nemmeno come sia cominciata,

I sintomi si presentavano durante ogni mia giornata,

Mi ritrovavo troppo spesso a sorridere per strada come un’imbranata!

Sono stata contagiata,

Mi sento spacciata,

Quando lo vedo sento il cuore battere all’impazzata,

E quando mi sorride non capisco più niente, sono rovinata!

Sono stata contagiata,

Mi sono innamorata,

Ma non eravamo usciti solo per una cioccolata?!

Questa malattia non l’avevo proprio considerata!

Sono stata contagiata,

E non voglio essere curata,

Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata,

Accetterò di morire d’amore anche se la paura non mi è ancora passata…

-Senza Coscienza-

Tu occupi abusivamente il mio cuore,

Ti rifiuti di abbandonarlo per andare altrove,

Come se fosse una casa che difendi con ardore,

E non importa che io venga a cacciarti a tutte le ore,

Perché tu continui a tornare come un usurpatore!

Fuori sta piovendo,

O forse sono solo i miei occhi che stanno piangendo,

Tu vedi quelle gocce cadere e le guardi sorridendo,

Senti che sei dentro ad un cuore che per te sta ancora soffrendo,

La cosa ti rende assai fiero, importante e contento!

Eccomi: sto di nuovo urlando che devi andare via,

Questo spazio non ti appartiene più, adesso è roba mia!

Tu con me hai giocato, ma hai sempre detto “cosa vuoi che sia”?!

Ora che mi hai perso non puoi continuare a lasciare la tua scia,

Di ricordi, di emozioni e di tutto quello che mi hai strappato via!

Tu mi guardi e ridi,

Forse delle mie parole di odio non ti fidi!

In effetti non serve a niente che io ti sgridi,

Che fuori dalla casa che hai qui dentro io ti guidi,

Perché è ai miei occhi che tu ti affidi…

Loro non possono mentire,

Parlano anche se li vorrei zittire,

Tu li riesci ad udire,

Ti raccontano che di amore mi hai fatto morire,

E imploranti ti chiedono di sparire,

Per non farmi più soffrire…

Provo ancora qualcosa, ma mai più niente voglio farti sentire,

Vorrei solo riuscire a farti pentire,

Questo servirebbe a placare un po’ le mie ire,

Ma non hai una coscienza e il male che hai fatto non lo potrai mai capire…

-Non E’ Facile-

Non è facile convivere,

Con dei sentimenti che devi reprimere,

Quando hai tanto amore che non puoi esprimere,

E l’unica opzione è stata doverlo sopprimere;

Non è facile accettare,

Che solo in silenzio tu possa amare,

Ogni giorno hai un pensiero malinconico da dedicare,

Ti manca da morire, ma è un dolore che devi sopportare;

Non è facile arrendersi,

Ma, a volte, è necessario farlo per difendersi,

Quando combatti una guerra che vede ogni speranza spegnersi,

Accettare la sconfitta è l’unico modo per proteggersi;

Non è facile chiudere una porta,

Non aspettare più e fingere che ormai nulla importa,

Ogni volta che in qualcosa mi trovo assorta,

Benedico ciò che lontano da te, anche solo per poco, mi trasporta;

Non è facile dimenticare un amore,

Per quanto cerchi di lavarlo via con del sapone,

Non lo cancellerai se è stato scritto con inchiostro indelebile sul cuore,

E non potrai fare altro che avere il coraggio di essere forte a tutte le ore;

Non è facile perdere qualcuno,

Ed accettare che non troverai mai qualcosa di lui in nessuno,

Ma quando a giocare con le vite altrui è il destino,

Non si può far altro che proseguire, tra lacrime e sorrisi, il cammino…

-L’Incontro Dei Colori-

Quando l’azzurro del mare e del cielo s’incontrano,

Le loro sfumature si uniscono,

Ed insieme si fondono,

Creando un’opera d’arte della quale i miei occhi si sorprendono,

Resto a guardare mentre i miei pensieri corrono,

I sentimenti scorrono,

Alcune emozioni che provo mi aborrono…

Ci sono parti di me che soffrono,

Perché ho tanti colori che un arcobaleno formano,

Ma che qualcuno con cui unirsi cercano,

E di diventare un bel dipinto sperano,

Mentre intorno vi sono persone che li sprecano,

Creando brutti schizzi che solo superficialità rivelano…

-(Ri)Vincita-

Quando te ne sei andato,

Dentro di me un vuoto hai lasciato,

Pensavo che mai l’avrei colmato,

E che mai tutto questo avrei superato…

Quando te ne sei andato,

Indietro non ti sei più voltato,

Mentre io ho continuato,

A correrti dietro, perdendo il fiato…

Adesso, però, sento che qualcosa è cambiato,

Spesso manchi ancora, ma hai un sapore sbagliato…

Ti ho amato in modo sconfinato,

Eppure tu lo stesso mi hai abbandonato,

Ma adesso sento che il reato,

L’hai commesso tu che ti sei privato,

Di me che per te ogni montagna avrei scalato!

Quando te ne sei andato,

Ho pensato che mai più avrei volato,

Che un sorriso nessuno mi avrebbe più strappato,

E che il rancore mi avrebbe avvelenato,

Con il suo gusto salato,

Che c’era nelle lacrime che ho versato…

Ora ho una forza nuova, nonostante il cuore bucato,

Non provo più niente, l’amore è evaporato,

L’odio l’ho limato,

E una grande vincita ho incassato!

Mi sento ricca con ciò che ho conquistato,

Tutto questo me lo sono guadagnato,

Per la vittoria il mio orgoglio si è congratulato!

Lo dico così, con questi versi ed in modo educato,

Ho avuto la mia rivincita ed il mio volo ho spiccato!

Quando un giorno la mia felicità avrò riacchiappato,

Per me sarai solo uno sconosciuto, ti avrò dimenticato,

Sarai solo qualcuno che dal mio cuore avrò esiliato,

Perché un posto importante ti avevo riservato,

Ma tu in esso il fuoco hai appiccato…

E così, io, dalle ceneri la mia forza ho rigenerato!

Questa poesia l’ho scritta pensando ad una persona, ma soprattutto ispirandomi a questa canzone, perché dopo il dolore, la rabbia e tutto ciò che di negativo deriva da una fine… il momento della ribalta arriva sempre!