-Come Gli Alberi-

Come gli alberi,

Perdiamo le foglie:

Succede tutto l’anno,

 Non solo in autunno,

Perché le persone cadono,

Dai rami dell’anima,

Anche in estate;

Si staccano in un istante,

Volano via silenziose,

Tagliando il respiro,

Togliendo certezze,

Rompendo promesse,

Lasciando amarezze;

Come gli alberi,

Restiamo spogli,

Nudi di fronte al cambiamento,

Perché non abbiamo saputo vedere,

O semplicemente accettare,

Il colore di qualcuno mutare;

Come gli alberi,

Perdiamo le foglie,

Ma non sappiamo la stagione,

Che le persone sceglieranno,

Per staccarsi da noi…

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-Pezzi Di Cuore-

Ho messo tanti pezzi di cuore,

Nelle cose che ho fatto,

Nelle persone che ho conosciuto,

E persino nei luoghi che ho visitato,

Per lasciare un segno del mio passaggio,

E per non perdere mai la strada;

Ho disseminato talmente tanto di me,

In giro per le anime,

Che ho rischiato di restare senza risorse,

Per la mia anima generosa,

Perché ho notato che ciò che lasciavo,

Inevitabilmente non ritornava più,

Ed anche se io non donavo per ricevere,

Sentivo ugualmente qualcosa di sbagliato…

Forse non smetterò mai di essere me stessa,

Nonostante tutta questa amarezza,

Ma i miei pezzi di cuore,

Non saranno più infiniti:

Ce ne saranno pochi,

Prodotti in edizione limitata,

Per chi non mi farà sentire usata,

Ma solamente apprezzata,

Ed amata.

-Il Viaggio Della Ragazza Fuori Posto-

Questo blog è online da quasi quattro anni e non mi sembra neanche vero!

Quante cose sono successe e quante ne sono cambiate…

Nel lontano 2017 non avrei mai pensato di arrivare a scrivere così tante cose, eppure ho pubblicato innumerevoli piccoli pezzettini di me; è come se avessi scattato tante fotografie e le avessi condivise con voi.

Sono andata a rispolverare qui ed ora, nel 2021, quegli scatti in lettere e mi sono sentita un po’ come se non ne fossi stata realmente io la fotografa.

C’è stato un momento in cui ho pensato che fosse giusto chiudere questo blog e ricominciare da un’altra parte, ma poi mi sono detta che non potevo.

La mia vita è cambiata, io sono cambiata ed anche il mio modo di fotografare è cambiato: adesso per me esistono i colori e mi piace usarli!

Ho trascorso gran parte della mia vita immersa in un’infinità di sfumature di bianco, di grigio e di nero; sono stata molto sfortunata ed anche molto infelice. Non sono qui a dirvi che il mio passato è cambiato: sono qui a dirvi che me ne sono finalmente andata via da quel luogo. Le mie fotografie erano cupe, perché da una prigione di dolore non si può vedere che altro dolore…

Non rinnego ciò che ho sentito e provato e ho deciso di lasciarlo qui, per tutti voi, ma il viaggio che ho intrapreso verso il presente cambierà molte cose.

Ora che mi sento una persona nuova ho paura di non avere più niente da dare. In fin dei conti non ero e non sono abituata a scrivere di cose belle. Ho sempre scritto per tirare fuori dolori e sensazioni pesanti, ma come si scrive per tirare fuori cose leggere? Per me è e sarà una sfida nuova!

“La Ragazza Fuori Posto” resterà per sempre come mia identità, anche se, vi confesso, il mio posto nel mondo l’ho trovato e non è affatto male. Ci sto bene. Sarò sempre un po’ fuori posto, ma non perché non mi sentirò a casa in nessun luogo, bensì perché… beh, sono un po’ una spostata, suvvia!

Il viaggio che ho fatto per raggiungere il mio presente è stato molto lungo e faticoso: spesso ho desiderato interromperlo per tornare nel mio buco nero, perché lo conoscevo e non poteva farmi nulla che già non sapessi. Abbandonare ciò che ci è noto per andare verso non si sa cosa è destabilizzante. Ho avuto paura senza raccontarlo a nessuno. Ero sola e solamente io potevo farcela. Mi sono presa per mano e ho camminato…

Se mi guardo indietro vedo una ragazza impaurita ed anonima che vomita tristezza. Ogni tanto la guardo e penso che mi dispiace averla lasciata lì, ma so che, ogni tanto, tornerò a farle visita. Lei è me ed io sono lei.

Se c’è una cosa che ho imparato è che il passato non deve mai decidere per nessuno. Il passato non deve essere mai la fine né tanto meno l’etichetta di una persona. Chiunque può scegliere di essere ciò che vuole e deve farlo.

Il passato può essere un labirinto ed io mi reputo fortunata, perché ho trovato l’uscita e ho cambiato tutto. Sì, beh, tutto quello che potevo cambiare…

La mia voglia di tornare a scrivere è tanta e spero che questo progetto, che è nato grazie ad una me diversa, possa andare avanti ugualmente!

Mi auguro di ritrovarvi sempre qui: uguali, ma diversi! Come me.

Un sorriso a tutti!

-Metamorfosi-

Sono stata sfondo,

Come un paesaggio dietro ad un soggetto immortalato in una foto,

Ho toccato il fondo,

Come un sasso che viene lanciato dentro ad un pozzo,

Mai protagonista,

Sempre in balia degli altri e del mondo,

Fino a quando mi sono detta che essere un paesaggio era bello,

Ma non abbastanza,

Che stare in basso era comodo e sicuro,

Ma non mi piaceva un’esistenza al buio;

Ora sono la protagonista di una foto,

Non lascio che nessuno mi lanci da nessuna parte,

Al massimo mi do la spinta,

Da sola,

Per volare verso l’alto,

Verso il cielo,

Ed anche se dovessi scottarmi toccando il sole,

So che l’avrò fatto per essere viva,

Per essere felice,

E perché sono diventata finalmente libera;

Un sasso può diventare una farfalla?

Guarda!

-Specchio Magico-

Ora la mia immagine riflessa mi fa paura…

Tanti specchi me l’hanno mostrata,

Ed io a lungo l’ho studiata e contemplata,

Convinta di conoscerla a fondo,

Fino a quando uno specchio nuovo non mi ha spaventata,

Mostrandomi una realtà diversa,

Colpendomi con una verità affilata,

Ed io mi sono ritrovata, così, accoltellata…

Non ci vuole coraggio per guardarsi allo specchio di casa,

Ma ce ne vuole quando è qualcun altro a raccontarti ciò che vede,

E tu ti ritrovi a dover accettare di non essere ciò che credevi,

Con dei pregi e con dei difetti di cui non ti accorgevi;

Uno specchio non ti può raccontare certe verità nascoste,

Che solo due occhi che non sono i tuoi possono vedere,

E se nelle favole uno specchio magico sembra affascinante,

Nella vita di tutti i giorni può essere più che angosciante…

Posso scegliere di rendere migliore il mio riflesso,

E so che potrà fare ancora male,

Ma, ti prego, continua a parlarmi lo stesso,

Giuro che non verserò più lacrime e che sorriderò da adesso!

Continua ad essere il mio specchio,

Anche se fa paura ciò che mi racconti,

Non voglio che tu mi faccia sconti,

Con la vera me voglio fare i conti,

Per diventare l’immagine migliore che tu possa riflettere!

-Le Porte Della Vita-

La vita è come un edificio pieno di porte:

Alcune non hanno bisogno di una chiave per essere aperte;

Altre bisogna accettare di doverle lasciare chiuse per sempre,

Perché non tutto ciò che vorremmo è a noi accessibile…

Esistono anche delle porte che abbiamo deciso di buttare giù a spallate,

Facendoci male, sbattendo la testa contro altri mille dolori e sbagli;

Ci sono porte che abbiamo chiuso con le lacrime agli occhi,

E che, ogni tanto, torniamo a fissare provando rabbia o nostalgia,

Con quella voglia di riaprirle per provare a cambiare ciò che è stato…

Certe porte fanno paura:

Non sappiamo cosa nascondano, ma ne possediamo la chiave,

E quello è il futuro che incombe,

Ciò che sappiamo attenderci,

Opportunità e nuovi inizi che potranno sorprenderci;

Spesso ci sono porte che non vorremmo aprire mai,

Abbiamo paura che possano nascondere chissà quali guai,

E temiamo che la nostra vita possa cambiare,

Così, con quella chiave in mano, cominciamo a tremare…

In questo momento possiedo la chiave che aprirà una grande porta:

Tra pochi giorni dovrò usare tutto il coraggio che ho tenuto di scorta,

E varcare quella soglia anche se sento che la paura mi sconforta…

C’è una porta che ho chiuso da poco,

E mi manca ciò che ho lasciato in quel luogo,

Però la mia vita ha cambiato strada e non per gioco,

Devo fare un salto nel vuoto…

Non dimenticherò mai nessuna delle porte che si sono chiuse,

E nessuna di quelle che ho dovuto chiudere per scelta,

Perché in ognuna di quelle stanze,

Nel bene e nel male,

Ho sempre lasciato un pezzo di me,

Che rimarrà nei luoghi in cui ho vissuto,

E nelle persone che ho conosciuto,

Perché le porte possono essere un ostacolo,

Ma i ricordi riescono ad attraversarle,

Come fantasmi…

-In Pausa-

Metto in pausa:

Una canzone che non voglio più sentire;

Le chiacchiere di chi non mi fa dormire;

I pensieri sbagliati che non mi fanno gioire;

Le situazioni che mi provocano solo ire!

Metto in pausa:

Me stessa;

Chi mi prende per fessa;

Le parole di circostanza recitate come una messa;

Tutto ciò che attualmente mi stressa,

E giuro che da oggi non sarò più la stessa!

Metto in pausa:

Quello che non sopporto più;

I pesi che mi trascinano giù;

La gente che dice che non posso arrivare lassù…

Non permetterò a nessuno di dirlo mai più,

Sarò una stella luminosa che brucerà gli occhi di chi sta quaggiù!

Metto in pausa:

La negatività;

E, perché no, anche la realtà,

Per riposare un po’ e ritrovare serenità!

Metto in pausa:

Tutto.

Così il male ho distrutto,

Eh sì, vedo che siete in lutto,

Ma finalmente c’è silenzio, lo sfrutto:

Ecco che ha inizio il mio più grande debutto!

-Destinazione Felicità-

Ho due biglietti per partire,

Verso una destinazione tutta da scoprire,

Ricca di sfumature belle da morire,

Ci sono meraviglie da vedere a non finire!

Ho due biglietti per la felicità,

Devi credermi, sono una rarità,

Ed anche una strana novità,

Quindi io te lo chiedo con semplicità:

Ti va di venire con me a visitare questa sconosciuta località?

-Tappeto Elastico-

Sono su un tappeto elastico,

Ad ogni salto acquisto più coraggio,

Vado sempre più in alto ed è fantastico,

Ma la paura non è un lontano miraggio…

Tornare giù è il momento più critico,

Potrebbe non essere un morbido atterraggio,

Tuttavia la felicità è un rischio magico,

Smettere di saltare sarebbe un gran oltraggio!

-Ospite Inaspettato-

Mi sentivo sicura,

Tra le mie mura,

Costruite con cura,

Per proteggermi dall’usura,

E da un’eventuale delusione futura;

Poi qualcuno è arrivato,

Con molto garbo alla mia porta ha bussato,

Io con fare circospetto da una fessura l’ho studiato,

Faceva freddo: gli ho aperto e l’ho invitato,

Ad entrare nel mio rifugio corazzato;

Ora ho un ospite inaspettato,

Nell’universo che credevo di aver blindato,

Penso di avere lo sguardo spaventato,

Ed il cuore un po’ spiazzato,

Ma nulla che non si possa curare con del caldo cioccolato!

Forse è giunto finalmente il momento,

Di dire addio allo sgomento,

E voglio che questo sia un giuramento:

Pongo fine alla mia condanna ed al mio perimento!

Vieni anche tu a festeggiare con me questo evento?