-Tentacoli-

Sono scappata per anni,

Ho corso senza mai stancarmi,

Per impedire a quel mostro di ostacolarmi;

Mi sono voltata tante volte,

L’ho osservato da lontano, spaventata a morte,

E mi è capitato di sognarlo anche di notte;

Adesso lui è riuscito a catturarmi,

Mi tiene stretta tra i suoi tentacoli e continua a stringermi,

E, se andrà avanti così, riuscirà a sconfiggermi;

Io urlo, piango e mi dimeno,

Vorrei che vivere e respirare facesse male molto meno,

Il mio cuore di sofferenza ne è ormai pieno,

Dagli occhi escono lacrime senza freno,

Questo dolore brucia nel petto come fosse un veleno;

Poi arrivi tu,

Ti avvicini con in mano una spada,

Tagli quei tentacoli che mi tengono imprigionata,

Mi trascini via con te, mentre io piango sconcertata,

Quando mi stringi in un tuo abbraccio mi fai sentire amata,

Ma anche terrorizzata,

Perché so che quando non ci sarai sarò di nuovo tormentata,

E da quella cosa un’altra volta intrappolata;

So che tu non la puoi uccidere,

Mi puoi solo sorridere,

Ogni tanto mi puoi soccorrere,

Però è solamente in mano mia il potere di non soccombere;

Ho paura,

Vorrei che la mia anima fosse meno oscura,

Mi piacerebbe poterti dare una felicità pura,

E vorrei anche riuscire ad essere più dura;

Non dimenticarti mai quanto ti amo,

E che il mondo diventa un po’ migliore quando ci baciamo;

Non dimenticarti che è per te se non mi arrendo,

E che, sempre per te, tra le lacrime sto combattendo,

Un po’ anche sorridendo…

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-C’Eri-

C’eri,

E sembra ieri,

Che ti avevo tra i miei averi,

Mentre adesso sono qui ad accendere dei ceri,

Perché prego che il mio desiderio di vendetta si avveri!

C’eri,

E nella mia vita avevo aperto dei cantieri,

Per rendere tutto migliore e creare nuovi sentieri,

Che avremmo percorso insieme per non essere più prigionieri,

Del dolore che in questa società ci faceva sentire degli stranieri!

C’eri,

E’ inutile che io ora mi disperi,

O che io vada alla ricerca di risposte che non sono dei misteri,

Visto che so benissimo che i tuoi sentimenti non erano veri,

Era tutto un gran susseguirsi di zeri!

C’eri,

Contro il tuo veleno non esistono antidoti né sieri,

Quando un serpente ti morde e poi ti stritola non se ne esce interi,

E contro quel viscido nemico poi ti schieri,

Per cercare di vincere e di uscirne almeno un po’ più fieri!

C’eri,

Ma i tuoi occhi non erano seri,

I tuoi gesti non erano per niente sinceri,

I tuoi modi erano falsamente teneri,

Ho sanguinato tanto mentre tu chissà dov’eri,

Nemmeno il demonio avrebbe avuto atteggiamenti così severi!

C’eri,

Ed è buffo che dalla parte dei buoni tu ti schieri,

Sarebbe bello che tu leggessi questi miei pareri,

Vorrei tanto far decadere quei tuoi falsi imperi,

Vederli bruciare e diventare neri,

Come il colore dell’anima che possiedi e che tanto veneri!

-Senza Coscienza-

Tu occupi abusivamente il mio cuore,

Ti rifiuti di abbandonarlo per andare altrove,

Come se fosse una casa che difendi con ardore,

E non importa che io venga a cacciarti a tutte le ore,

Perché tu continui a tornare come un usurpatore!

Fuori sta piovendo,

O forse sono solo i miei occhi che stanno piangendo,

Tu vedi quelle gocce cadere e le guardi sorridendo,

Senti che sei dentro ad un cuore che per te sta ancora soffrendo,

La cosa ti rende assai fiero, importante e contento!

Eccomi: sto di nuovo urlando che devi andare via,

Questo spazio non ti appartiene più, adesso è roba mia!

Tu con me hai giocato, ma hai sempre detto “cosa vuoi che sia”?!

Ora che mi hai perso non puoi continuare a lasciare la tua scia,

Di ricordi, di emozioni e di tutto quello che mi hai strappato via!

Tu mi guardi e ridi,

Forse delle mie parole di odio non ti fidi!

In effetti non serve a niente che io ti sgridi,

Che fuori dalla casa che hai qui dentro io ti guidi,

Perché è ai miei occhi che tu ti affidi…

Loro non possono mentire,

Parlano anche se li vorrei zittire,

Tu li riesci ad udire,

Ti raccontano che di amore mi hai fatto morire,

E imploranti ti chiedono di sparire,

Per non farmi più soffrire…

Provo ancora qualcosa, ma mai più niente voglio farti sentire,

Vorrei solo riuscire a farti pentire,

Questo servirebbe a placare un po’ le mie ire,

Ma non hai una coscienza e il male che hai fatto non lo potrai mai capire…

-Sul Ring-

Quando sei sul ring e ti distrai,

Abbassi la guardia e attenzione più non fai,

Vieni preso a pugni e anche se ti ritrai,

Ormai è troppo tardi e sai che perderai…

Quando l’avversario che ti stende è la vita,

Sei sdraiato a terra e non vedi vie d’uscita,

Per arrivare alla ripresa c’è da fare una salita,

Ma tu sei stanco e vorresti solo che fosse già finita…

Come fai a vincere contro chi pesa più di te?!

Hai già lottato troppo e la forza più non c’è!

Vorresti un angolo di pace anche per te,

Perché anche se non hai mai pianto mentre venivi preso a botte,

Sei logorato da quel nemico che continuamente ti fotte!

Lui continua a lasciare lividi sul tuo corpo da anni,

Se la prende ancora con te e ti riempie di inganni,

Ogni pugno ti ricorda tutti i precedenti affanni,

E per ogni ferita subita ti condanni…

Te la prendi con te stesso, è colpa tua,

Sei stato debole e questo non ti ha concesso tregua,

Sei stato dolce e la ricompensa è stata esigua,

La sconfitta da incassare è stata ardua…

Ti chiedi quanti round manchino alle fine,

Le persone sugli spalti sembrano tante pedine,

Esultano, gridano e si muovono in disordine,

Danno l’impressione di essere delle mine,

Verrebbero a darti il resto dei pugni se non avessero un confine…

Tu vorresti che qualcuno per te facesse il tifo,

E non che gridasse che meriti solo odio e che fai schifo…

-Guerriera Sensibile-

Da quando sono su questa Terra,

Mi sono sempre vista in guerra,

Contro i comportamenti sbagliati,

E gli atteggiamenti inadeguati,

Che addosso mi venivano scagliati;

Sono una guerriera sensibile,

E so di poter essere accusabile,

Perché sono sempre stata troppo affabile,

Anche con chi si è dimostrato poco affidabile;

Sono una guerriera sensibile,

E forse questo mi ha sempre resa fragile…

A volte il dolore è ancora insopportabile,

Perché proprio quando sono stata più adorabile,

E disposta a rendere il mio cuore coltivabile,

Per far crescere in esso un amore fertile,

Gli altri hanno preferito rendere quel terreno non più arabile;

Sono una guerriera sensibile,

E dopo tutto questo sono talmente incorreggibile,

Che di cocciutaggine potrei essere imputabile;

Sono una guerriera sensibile,

E non so se la mia sensibilità sarà mai solubile,

O magari biodegradabile,

So soltanto che è ancora una parte di me insostituibile;

Sono una guerriera sensibile,

E mi serve tanto coraggio per sentirmi invincibile,

Perché so di avere in mano delle armi che mi rendono battibile,

E facilmente assoggettabile…

Ma io cercherò di non crollare,

Di non mollare,

E di non lasciarmi sopraffare,

Anche se verrò investita da una raffica di pallottole amare,

Continuerò a lottare,

Perché dalla paura non ho intenzione di lasciarmi mai abbordare!