-Finestra Sul Mondo-

Imposte socchiuse,

Proteggono dagli sguardi indiscreti,

Dei passanti annoiati e curiosi,

Che sbirciano e credono,

Pensano e presumono,

Di conoscere da uno spiraglio,

La realtà dietro al vetro;

Finestra che si affaccia sul mondo,

Sono io,

E lascio credere che una fessura basti,

A chi si sofferma solo un secondo,

Per avere tutte le risposte,

Sulla mia casa;

Osservo le persone passare,

Le vedo voltarsi verso di me,

E so che la maggior parte,

Non busserà mai alla porta,

Perché la vita va veloce,

Nessuno ha più tempo,

E le cose che contano,

Sono sempre quelle che saltano all’occhio,

Le apparenze;

Alcune finestre avranno le imposte aperte,

Altre saranno coperte dalle tende,

O completamente chiuse,

Ma chi passerà lì davanti avrà sempre,

L’insopportabile arroganza,

E l’incredibile coraggio,

Di dire che sa chi sei,

Senza che abbia neanche mai provato,

Ad essere un ospite,

Nella tua vita.

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-Come Gli Alberi-

Come gli alberi,

Perdiamo le foglie:

Succede tutto l’anno,

 Non solo in autunno,

Perché le persone cadono,

Dai rami dell’anima,

Anche in estate;

Si staccano in un istante,

Volano via silenziose,

Tagliando il respiro,

Togliendo certezze,

Rompendo promesse,

Lasciando amarezze;

Come gli alberi,

Restiamo spogli,

Nudi di fronte al cambiamento,

Perché non abbiamo saputo vedere,

O semplicemente accettare,

Il colore di qualcuno mutare;

Come gli alberi,

Perdiamo le foglie,

Ma non sappiamo la stagione,

Che le persone sceglieranno,

Per staccarsi da noi…

-Pezzi Di Cuore-

Ho messo tanti pezzi di cuore,

Nelle cose che ho fatto,

Nelle persone che ho conosciuto,

E persino nei luoghi che ho visitato,

Per lasciare un segno del mio passaggio,

E per non perdere mai la strada;

Ho disseminato talmente tanto di me,

In giro per le anime,

Che ho rischiato di restare senza risorse,

Per la mia anima generosa,

Perché ho notato che ciò che lasciavo,

Inevitabilmente non ritornava più,

Ed anche se io non donavo per ricevere,

Sentivo ugualmente qualcosa di sbagliato…

Forse non smetterò mai di essere me stessa,

Nonostante tutta questa amarezza,

Ma i miei pezzi di cuore,

Non saranno più infiniti:

Ce ne saranno pochi,

Prodotti in edizione limitata,

Per chi non mi farà sentire usata,

Ma solamente apprezzata,

Ed amata.

-Fame Di Umanità-

Ci vorrebbero carrelli pieni,

Di sentimenti e non di averi,

Stracolmi di rispetto,

Invece ci si guarda con sospetto,

E dov’è finito l’affetto,

Se ci si sofferma su ogni difetto?

Io rimango in coda ed aspetto,

Che l’educazione scenda di prezzo,

È merce cara ormai da un bel pezzo!

Chissà se troverò dell’empatia,

Servirebbe proprio un po’ più di sintonia,

Ma mentre vago cercando l’armonia,

Mi accorgo di vedere tanta ipocrisia;

Ci vorrebbero carrelli pieni,

Ma i prodotti scarseggiano,

E le anime hanno fame,

Di quella umanità,

Che non sembra più normalità…

-I Fiori Del Tempo-

Il mio tempo,

Un pezzo di terra,

Concimato con il sudore,

E la fatica della vita,

Annaffiato con le lacrime,

Ed il dolore della sconfitta,

Seminato con i desideri,

Ed un po’ di fiducia nel futuro;

Il mio tempo,

Un tripudio di colori,

Sono cresciuti dei fiori,

Impollinati dalla speranza,

Accarezzati dall’audacia,

Riscaldati dall’amore;

Il mio tempo,

Un bellissimo campo,

Un lavoro che mi ha lasciato cicatrici,

Uno spettacolo del quale vado fiera,

Il risultato di una guerriera,

Che ha vinto contro ogni intemperia.

-Vita Panoramica-

Ti invito a salire sulla mia vita,

Che è una ruota panoramica:

Per fare un giro il biglietto non si paga,

Ma serve necessariamente avere un cuore,

Altrimenti il panorama lo guarderai per ore,

Senza provare alcuna emozione,

Perché sulla mia ruota,

Ciò che si trova sul punto più alto,

Non si può che scorgere usando l’ardore,

Che è l’arte di un sognatore,

Di saper provare stupore,

Anche nella semplicità;

Forse, la mia, non è la giostra più indicata,

Per chi vede confini e non opportunità a cascata,

Il limite è alto come una barricata,

Per una persona che all’infinito non è abituata!

-Maestro Mare-

Quanta pazienza possiede il mare,

Che si lascia contemplare per ore,

Da innumerevoli occhi,

Spesso sognanti,

A volte tristi,

O troppo stanchi,

Alcuni innamorati,

Ed altri scheggiati dalle lacrime;

Quanta generosità dimostra il mare,

Quando i pensieri di chi lo guarda,

Fanno un gran rumore,

E lui, semplicemente, li abbraccia,

Raggiungendo la riva,

E tendendo un’onda come fosse una mano;

Quanto è immenso il mare,

Che potrebbe scegliere di atteggiarsi,

Del resto ne avrebbe le facoltà,

Eppure sceglie l’umiltà,

Per accogliere chiunque abbia bisogno di lui;

Che maestro di vita è il mare:

Ci insegna che si può essere grandi,

Maestosi ed importanti,

Donando anche solo una goccia,

Di ciò che si è,

Ad un paio di occhi che ci osservano.

-Granelli Di Tempo-

Siamo come clessidre:

Viviamo ogni istante,

Mentre un granello di tempo cade,

Richiamato dalla forza di gravità che è la vita;

Quanto può pesare il tempo?

Noi lo misuriamo in secondi, minuti ed ore,

Ma l’unità di misura del tempo,

Non può che essere data dal peso,

E dal rumore che fa un singolo granello,

Quando cade e diventa esperienza,

Perché se il tonfo fa tremare le finestre dell’anima,

Abbiamo appena vissuto un attimo,

Nel bene o nel male,

Che avrà dato un senso,

Al nostro esistere;

Un terremoto,

Scosse che smuovono i ricordi,

Il cui grado di intensità si misura,

Nella paura convertita in coraggio,

Un’energia rinnovabile,

Dal potere inesauribile,

Se noi lo vogliamo!

-Perle Di Sole-

Sono rare da trovare,

C’è chi dice che nascano dal sale,

Contenuto nelle lacrime versate,

Sulle rocce oscure,

Che sono gli scogli dell’anima,

Creati da dolori preziosi come minerali;

C’è chi ne possiede tante,

E chi le ha sfiorate solo per un istante,

Perché è ancora un mistero,

Il loro polverizzarsi tra le dita,

Una leggenda che quasi nessuno racconta;

Forse dipende dalla quantità di sale,

O dal tipo di roccia che lo incontra,

Nessuno lo sa,

Ma una cosa io posso sussurrarla al vento:

Le perle di sole,

Brillano talmente tanto da accecare,

E non tutti gli occhi possono guardarle,

Come non tutte le mani possono toccarle,

A causa del troppo calore,

E loro lo sentono chi non riesce a custodirle,

Per questo motivo si polverizzano,

Forse per ritornare domani,

O mai più;

C’è chi dice che darebbe di tutto pur di possederne una,

Ma la luce non si può comprare,

Si può solamente sudare,

Meritare,

E regalare.