-Il Processo-

Perché non puntate le vostre armi contro voi stessi?!

Quel dito che usate per accusare gli altri,

Per sparare sentenze come fossero proiettili,

Dirigetelo verso di voi e giustiziatevi!

Prima di trascinare qualcuno in tribunale,

Perché ha fatto o non ha fatto qualcosa,

Assicuratevi di averci trascinato prima la vostra coscienza!

Adesso che il mio dolore si scongela,

Ed il ghiaccio si trasforma in lacrime,

Vi chiedo, vostro onore, di potermene andare via,

Non ne posso più di tutta questa ipocrisia,

Quello che succede in quest’aula non è più cosa mia,

Andatevene tutti a fanculo e così sia!

Devo chiederle scusa per la volgarità, signor giudice?!

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-C’Eri-

C’eri,

E sembra ieri,

Che ti avevo tra i miei averi,

Mentre adesso sono qui ad accendere dei ceri,

Perché prego che il mio desiderio di vendetta si avveri!

C’eri,

E nella mia vita avevo aperto dei cantieri,

Per rendere tutto migliore e creare nuovi sentieri,

Che avremmo percorso insieme per non essere più prigionieri,

Del dolore che in questa società ci faceva sentire degli stranieri!

C’eri,

E’ inutile che io ora mi disperi,

O che io vada alla ricerca di risposte che non sono dei misteri,

Visto che so benissimo che i tuoi sentimenti non erano veri,

Era tutto un gran susseguirsi di zeri!

C’eri,

Contro il tuo veleno non esistono antidoti né sieri,

Quando un serpente ti morde e poi ti stritola non se ne esce interi,

E contro quel viscido nemico poi ti schieri,

Per cercare di vincere e di uscirne almeno un po’ più fieri!

C’eri,

Ma i tuoi occhi non erano seri,

I tuoi gesti non erano per niente sinceri,

I tuoi modi erano falsamente teneri,

Ho sanguinato tanto mentre tu chissà dov’eri,

Nemmeno il demonio avrebbe avuto atteggiamenti così severi!

C’eri,

Ed è buffo che dalla parte dei buoni tu ti schieri,

Sarebbe bello che tu leggessi questi miei pareri,

Vorrei tanto far decadere quei tuoi falsi imperi,

Vederli bruciare e diventare neri,

Come il colore dell’anima che possiedi e che tanto veneri!

-Senza Coscienza-

Tu occupi abusivamente il mio cuore,

Ti rifiuti di abbandonarlo per andare altrove,

Come se fosse una casa che difendi con ardore,

E non importa che io venga a cacciarti a tutte le ore,

Perché tu continui a tornare come un usurpatore!

Fuori sta piovendo,

O forse sono solo i miei occhi che stanno piangendo,

Tu vedi quelle gocce cadere e le guardi sorridendo,

Senti che sei dentro ad un cuore che per te sta ancora soffrendo,

La cosa ti rende assai fiero, importante e contento!

Eccomi: sto di nuovo urlando che devi andare via,

Questo spazio non ti appartiene più, adesso è roba mia!

Tu con me hai giocato, ma hai sempre detto “cosa vuoi che sia”?!

Ora che mi hai perso non puoi continuare a lasciare la tua scia,

Di ricordi, di emozioni e di tutto quello che mi hai strappato via!

Tu mi guardi e ridi,

Forse delle mie parole di odio non ti fidi!

In effetti non serve a niente che io ti sgridi,

Che fuori dalla casa che hai qui dentro io ti guidi,

Perché è ai miei occhi che tu ti affidi…

Loro non possono mentire,

Parlano anche se li vorrei zittire,

Tu li riesci ad udire,

Ti raccontano che di amore mi hai fatto morire,

E imploranti ti chiedono di sparire,

Per non farmi più soffrire…

Provo ancora qualcosa, ma mai più niente voglio farti sentire,

Vorrei solo riuscire a farti pentire,

Questo servirebbe a placare un po’ le mie ire,

Ma non hai una coscienza e il male che hai fatto non lo potrai mai capire…

-Chi Sei Veramente?-

Mi domando ormai da tempo,

Mentre osservo la gente con sgomento,

Come riesca ad avere una faccia diversa per ogni momento!

Chi sei, tu, veramente?

Vorrei riuscire a capire che cosa tu abbia in mente,

Vorrei indovinare se quello sguardo è sincero o se mente,

E se le tue parole sono soltanto coltelli che maneggi abilmente…

Perché la gente ha bisogno di recitare?

Dimmelo subito se non mi vuoi amare!

Vomitamelo in faccia che mi vuoi odiare!

E che solo per convenienza mi vuoi avvicinare!

Quale delle tue tante facce ho conosciuto?

C’era qualcosa di vero o era tutto un sopruso?!

Sei contento adesso che mi hai deluso,

E che hai messo la mia fiducia fuori uso?!

Io di poche cose mi posso vantare,

Ma almeno ho una sola faccia, non te lo dimenticare!

Non ho bisogno di avere buona memoria per ricordare,

Menzogne e storie costruite con lo scopo di imbrogliare!

Io sono una persona vera,

Lo so che non paga più essere buona e sincera,

Ma, anche se fa male, ne vado ancora fiera!

-Sul Ring-

Quando sei sul ring e ti distrai,

Abbassi la guardia e attenzione più non fai,

Vieni preso a pugni e anche se ti ritrai,

Ormai è troppo tardi e sai che perderai…

Quando l’avversario che ti stende è la vita,

Sei sdraiato a terra e non vedi vie d’uscita,

Per arrivare alla ripresa c’è da fare una salita,

Ma tu sei stanco e vorresti solo che fosse già finita…

Come fai a vincere contro chi pesa più di te?!

Hai già lottato troppo e la forza più non c’è!

Vorresti un angolo di pace anche per te,

Perché anche se non hai mai pianto mentre venivi preso a botte,

Sei logorato da quel nemico che continuamente ti fotte!

Lui continua a lasciare lividi sul tuo corpo da anni,

Se la prende ancora con te e ti riempie di inganni,

Ogni pugno ti ricorda tutti i precedenti affanni,

E per ogni ferita subita ti condanni…

Te la prendi con te stesso, è colpa tua,

Sei stato debole e questo non ti ha concesso tregua,

Sei stato dolce e la ricompensa è stata esigua,

La sconfitta da incassare è stata ardua…

Ti chiedi quanti round manchino alle fine,

Le persone sugli spalti sembrano tante pedine,

Esultano, gridano e si muovono in disordine,

Danno l’impressione di essere delle mine,

Verrebbero a darti il resto dei pugni se non avessero un confine…

Tu vorresti che qualcuno per te facesse il tifo,

E non che gridasse che meriti solo odio e che fai schifo…